Cura e consapevolezza di sè
Il video è un esempio puntuale del rapporto tra la Mindfulness e atleti paralimpici. Hailey Danz, triatleta medaglia d’argento alle Paralimpiadi di Tokyo e la Dott.ssa Sara Mitchell del Comitato Olimpico e Paralimpico USA che si occupa della sua preparazione mentale, in un video molto interessante, descrivono l’impegno dell’atleta per le olimpiadi.
Haley Danz afferma che curare l’aspetto mentale della sua preparazione ha fatto la differenza, perché il talento e la preparazione fisica e tecnica erano adeguati ma, come sottolinea anche la Dott.ssa Mitchell, alla giovane età di Haley le pressioni e le aspettative giocano un ruolo molto negativo e l’atleta non ha ancora maturato l’esperienza per fronteggiare i momenti più critici.
Con la Mindfulness Haley Danz ha imparato come rimanere ancorata al momento presente e come focalizzare l’attenzione per essere davvero connessa con il suo corpo e concentrata sull’azione sportiva, momento dopo momento.
Nel video la Dott.ssa Mitchell parla in particolare della gestione dell’ansia per l’atleta paralimpico, fattore presente nell’esperienza di ogni sportivo.
Come può un’atleta non essere ansioso?
In realtà non può non esserlo, anche perché l’ansia in una certa misura dà un contributo importante alla prestazione. Quindi come fare per fronteggiarla?
La cosa importante è imparare a non cadere nelle trappole tese dall’ansia, cioè in quel meccanismo reattivo che si innesca di fronte alla percezione e al crescere dell’ansia. Ogni atleta, specialmente se giovane, si impegna per sconfiggerla, scacciarla, superarla o tenta di trasformarla in qualcos’altro. Si lascia coinvolgere in una battaglia difficile da vincere.
Allenare la mente con le pratiche mindfulness determina un modo nuovo di rapportarsi con l’ansia, infatti l’atleta impara a riconoscerne i segnali nel corpo, nelle emozioni e nei pensieri e ad aUn eccettarla senza combatterla, anzi si allena a lasciarla andare per riportare l’attenzione sul compito sportivo che sta svolgendo in quell’esatto momento. Proprio come afferma Jon Kabat-Zinn si addestra l’attenzione a stare nel momento presente, intenzionalmente e in modo non giudicante.
Ecco il link al video descritto.
