Perché alleniamo la mente
In questo articolo illustriamo le connessioni tra Sport, Mindfulness & Flow, aspetti utili per conoscere i principali meccanismi con cui la Mindfulness sostiene l’atleta nel miglioramento della prestazione sportiva.
Seguiranno, nelle prossime settimane, ulteriori approfondimenti sui fattori che facilitano l’accesso allo stato di Flow nei percorsi basati sulla Mindfulness.
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Gli allenamenti mentali
L’azione della Mindfulness nello sport avviene attraverso il progressivo sviluppo di una forma mentale che si costruisce con l’allenamento sistematico della mente.
Lo sviluppo di questa condizione mentale ottimale viene condotto in base alle linee guida dettate dai programmi di preparazione mentale basati sulla Mindfulness.
Il programma MSPE per atleti e allenatori è adatto ad atleti e coach di qualsiasi età, categoria e sport ed è adatto a chi non ha mai praticato esercizi di meditazione.
Inoltre, per la sua natura semplice, concreta e routinaria, è in sintonia con le attività che l’atleta svolge regolarmente nel suo allenamento.
Per trasformare un atleta in un “atleta mindful” c’è un periodo iniziale di addestramento e successivamente è necessaria soltanto la costanza, cioè eseguire con regolarità gli esercizi di allenamento.
Infatti, lo scopo del programma non è insegnare delle tecniche da usare all’occorrenza, ma sviluppare tratti profondi di consapevolezza (mindfulness).
Le attività accompagnano l’atleta nell’integrazione degli esercizi mentali nella sua routine quotidiana.
I meccanismi di funzionamento della mindfulness e le sinergie con il Flow
Presentiamo sinteticamente i progressi della ricerca scientifica sulle connessioni tra Mindfulness & Flow, spiegando come e perchè la Mindfulness favorisce lo stato necessario per prestazioni ottimali.
Esistono numerosi studi che dimostrano che ciò che rende efficace la preparazione mentale basata sulla Mindfulness è una caratteristica intrinseca del cervello, la Neuroplasticità, che consente alle pratiche di meditazione Mindfulness di agire profondamente, determinando nel tempo sostanziali trasformazioni a livello neurobiologico.
L’attenzione delle Neuroscienze
Ampi sforzi sono stati dedicati e vengono tuttora dedicati dalla scienza a questa capacità plastica del cervello di mutare e rimodellarsi in risposta a comportamenti, azioni e/o pensieri ripetuti.
Quando il cervello è esposto alla ripetizione, lavora a livello cellulare per rendere più efficienti le connessioni, sia che si tratti di costruire un gesto meccanico-fisico (si pensi alla riabilitazione motoria) o un movimento tecnico/sportivo, come pure l’insediarsi di una propensione emotiva.
Jon Kabat Zinn è stato un pioniere nella sperimentazione clinica della Mindfulness in questo senso dalla fine degli anni ’70.
Ben presto Richard Davidson, con il suo gruppo di ricerca, ha iniziato a fornire evidenze scientifiche sui cambiamenti nel cervello come risultato della pratica della meditazione. Questi primi risultati sono poi stati dimostrati in una numerosa serie di studi successivi.
Il Flow
Un aspetto di grande interesse per la preparazione mentale è la connessione tra Mindfulness e Flow.
Il Flow, come definito da Csikszentmihalyi (1990), rappresenta uno stato in cui ci si immerge completamente quando si svolge un’attività, nello sport o in altri contesti, in cui si sperimenta un piacere intenso, al punto che il resto del mondo sembra scomparire.
Nello sport l’atleta può accedere a questo stato di Flow se si verificano alcune condizioni specifiche: deve esserci equilibrio tra sfida e competenze richieste, gli obiettivi devono essere chiari, il feedback inequivocabile e si determina una percezione di assenza di sforzo nell’azione e nella concentrazione.
C’è inoltre assenza di controllo e una percezione alterata dello scorrere del tempo.
L’esperienza e la condizione psicofisica che si sperimentano diventano gratificanti di per sé, indipendentemente dal risultato.
Sovrapposizione Mindfulness & Flow
È interessante notare che molti di questi elementi del Flow si sovrappongono alle caratteristiche chiave della Mindfulness.
La consapevolezza, con la sua attenzione focalizzata sul momento presente e senza giudizio, favorisce la concentrazione totale sul compito da svolgere e la fusione di azione e consapevolezza.
Inoltre, la Mindfulness aiuta a sviluppare una maggiore consapevolezza dei pensieri e delle emozioni.
Ciò consente agli atleti di regolare meglio la propria attenzione e le proprie emozioni durante la performance.
Molti studi hanno dimostrato che programmi di allenamento mentale basati sulla Mindfulness, hanno portato a un aumento del Flow durante le prestazioni sportive.
Studi condotti su atleti praticanti e atleti non praticanti, evidenziano che tendenzialmente i primi migliorano le prestazioni sportive e le caratteristiche associate al Flow rispetto agli altri (solo per fare qualche esempio: Aherne, Mo e Lonsdale (2011); Cathcart, McGregor e Groundwater, 2014; Kaufman et al. 2009).
I risultati evidenziano che la regolazione dell’attenzione e delle emozioni – due aspetti centrali nelle esperienze di meditazione basate sulla consapevolezza -, giocano un ruolo chiave nella facilitazione del Flow.
La concentrazione
E’ importante dedicare alcune considerazioni al fenomeno della “concentrazione”, condizione che qualsiasi atleta cerca di perseguire, talvolta senza successo e a cuidedicheremo un approfondimento nelle prossime settimane.
La concentrazione è tradizionalmente considerata una condizione frutto di uno sforzo attivo.
Nella Mindfulness come nel Flow la concentrazione non è determinata da uno sforzo intenzionale, è invece una condizione spontanea, non generabile di per sé.
E’ il risultato di presenza mentale protratta nel tempo, che è una condizione coltivabile attraverso gli esercizi di meditazione che addestrano l’attenzione a rimanere vigile in modo prolungato.
Il sostanza prima la consapevolezza, poi la concentrazione!
Come facilitare l’accesso al Flow
Tornando al Flow, possiamo ora affermare che non è un’esperienza esclusivamente casuale.
Infatti, è possibile influenzarne l’insorgenza mediante l’addestramento delle variabili psicologiche che lo favoriscono, come l’attenzione, la fiducia e la regolazione delle emozioni.
Questi sono aspetti centrali nella preparazione mentale sportiva basata sulla Mindfulness.
In conclusione, l’allenamento alla consapevolezza offre un’opportunità preziosa per gli atleti e i coach che desiderano migliorare le prestazioni sportive.
Possono allenare con regolarità i fattori che rappresentano i prerequisiti della prestazione ottimale e generare una “forma mentale” che favorisce l’accesso allo stato di Flow.
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