Gli strumenti per raggiungere lo stato di Flow nel programma MSPE
In questo articolo Mindfulness e Concentrazione ci focalizzeremo su alcuni fattori fondamentali per favorire lo stato di Flow che vengono allenati nel programma MSPE (Mindful Sport Performance Enhancement).
Se sei interessato a saperne di più sull’applicazione della Mindfulness allo sport, ti consigliamo di leggere gli articoli già pubblicati che esplorano il potenziale della Mindfulness nel miglioramento delle prestazioni sportive.
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La Concentrazione Mindful: un facilitatore delle prestazioni ottimali nel programma MSPE
Nel programma di preparazione mentale Mindful Sport Performance Enhancement (MSPE), la Concentrazione viene considerata il primo fattore fondamentale per ottenere prestazioni ottimali.
Come abbiamo già discusso in un articolo precedente, la concentrazione è tradizionalmente considerata come il risultato di uno sforzo attivo.
Tuttavia, sia dalla pratica della Mindfulness sia dal Flow emerge un concetto diverso: la concentrazione non è una condizione che può essere forzata o generata a comando, è piuttosto l’effetto che emerge naturalmente e senza sforzo dalla capacità di mantenere uno stato di presenza mentale prolungato nel tempo.
Questo stato mentale può manifestarsi con più probabilità se la mente è addestrata alla consapevolezza, cioè è capace di sostenere una condizione di presenza vigile grazie a un addestramento dell’attenzione.
L’Attenzione Vigile: il pilastro della consapevolezza nel programma MSPE
Esistono diverse definizioni di consapevolezza, ma tutte sottolineano l’importanza fondamentale dell’attenzione.
Nel programma MSPE, i partecipanti vengono guidati a sviluppare la loro capacità di concentrazione tramite l’ancoraggio dell’attenzione al momento presente.
Uno dei primi metodi di ancoraggio utilizzati è il respiro, un elemento comune nella pratica meditativa. Durante il percorso, vengono introdotti anche altri ancoraggi, come l’attenzione alle sensazioni corporee, all’ambiente circostante e ai movimenti specifici dello sport praticato dagli atleti.
Contemporaneamente, viene fornita un’educazione sull’importanza della concentrazione e su come rafforzarla attraverso la presenza mentale e facilitando una condizione di quiete mentale.
Infatti, favorire quiete e presenza mentale aiuta la concentrazione e permette di evitare di fissarsi su aspettative irragionevoli.
Un’aspettativa irragionevole è ad esempio la convinzione che concentrazione significhi non dover mai incontrare interferenze. Quest’aspettativa è irragionevole perchè, escludendo l’eccezionalità dello stato di Flow, le distrazioni o altre interferenze, sono normali. La mente funziona così.
E’ importante imparare ad accettare qualsiasi interferenza perchè la consapevolezza su ciò che toglie concentrazione, riporta alla concentrazione.
Se l’atleta impara ad accettare l’interferenza che ostacola la concentrazione, può tornare alla presenza mentale, cioè può superare l’ostacolo riprendendo subito il focus attentivo.
Questo allenamento prepara la mente allo stato di Flow che è percepito come un continuum senza insorgenza di impedimenti.
L’Attenzione Focalizzata e l’Attenzione Aperta: il binomio vincente
Concentrazione è in sostanza la capacità di mantenere l’attenzione su ciò che conta e di spostarla prontamente quando necessario su ciò che ha rilevanza.
Nel contesto sportivo gioca un ruolo cruciale sia quando c’è la necessità di rimanere focalizzati su un aspetto rilevante, sia quando c’è necessità di consapevolezza situazionale e quindi di aprire l’attenzione.
Possiamo trovare vari esempi di concentrazione nello sport, ad esempio nell’atletica leggera il velocista per aumentare le proprie possibilità di vittoria, deve mantenere la concentrazione sulla propria corsa evitando di distrarsi osservando gli avversari, il che potrebbe compromettere il suo rendimento.
Diversamente nel calcio quando i giocatori si trovano coinvolti in un contropiede, il calciatore deve concentrarsi attentamente sulla propria azione e allo stesso tempo deve aprirsi ed essere consapevole della posizione dei compagni di squadra e degli avversari per prendere decisioni rapide e precise.
Una concentrazione (attenzione vigile protratta) che oscilla senza sforzo tra la focalizzazione su un singolo elemento e l’apertura a un contesto più ampio, permette ai giocatori di adattarsi e di effettuare le scelte migliori in ogni istante.
Concentrazione e Assenza di giudizio: la Chiave per il Potere della Consapevolezza
La concentrazione svolge un ruolo fondamentale anche nell’abilità di mantenere presenza mentale non giudicante.
Questa capacità conferisce un potere straordinario all’atleta, cioè quello di scegliere come rispondere alle situazioni, azzerando la reattività.
Infatti, la piena presenza mentale (consapevolezza) senza giudizio disattiva la reattività e offre un senso di controllo sulle azioni che è intuitivo, spontaneo ma consapevole pur non dipendente da un controllo analitico, razionale e giudicante.
Questa condizione è l’essenza dello stato di Flow.
La Concentrazione Intenzionale: il miglioramento della prestazione mentale e sportiva
Oltre ai benefici precedentemente illustrati, è importante considerare ulteriori vantaggi.
È ampiamente riconosciuto che prestare attenzione alle proprie azioni sia fondamentale per sviluppare competenze in qualsiasi campo. Tuttavia, secondo la teoria della “regola delle 10.000 ore” o “dei 10 anni”, che indica il tempo necessario per diventare esperti, non è tanto la quantità totale di azione svolta (sportiva nel nostro caso) che conta, quanto piuttosto l’azione (sportiva) consapevole, cioè svolta con presenza mentale.
La pratica sportiva consapevole richiede concentrazione totale, ripetizione del gesto tecnico e feedback immediato, al fine di migliorare le competenze per diventare esperti.
L’automatismo dei gesti sportivi che si sviluppa attraverso tali ripetizioni, rappresenta un punto di forza per l’efficienza mentale, poiché libera risorse cognitive per gli aspetti strategici della performance.
Molti atleti e allenatori sono talmente convinti di quest’asserzione che ritengono che un impegnativo allenamento tecnico sia sufficiente per ottenere i risultati perseguiti.
Tuttavia, affinché tale automatismo sia sempre efficace deve esserci la compresenza di azione e consapevolezza.
Solo la consapevolezza momento dopo momento, punto dopo punto, passo dopo passo, può aiutare l’atleta ad evitare il rischio che i processi automatizzati diventino disfunzionali e inneschino fasi di stallo o regressione del livello prestazionale e impediscano sia il miglioramento sia il mantenimento dei precedenti livelli.
Flow è azione e concentrazione consapevole e la pratica della Mindfulness consente di passare dalle abilità automatizzate all’esecuzione consapevole e nel qui e ora di tali abilità automatizzate.
Per concludere, l’approccio MSPE sottolinea l’importanza della concentrazione come risultato di un allenamento sistematico dell’attenzione e la presenza mentale è il fattore chiave per liberare il potenziale di un atleta e permettergli di raggiungere il massimo nella prestazione.
Il training dell’attenzione coinvolge inevitabilemente altri fattori: capacità percettive, flessibilità, accettazione, ecc.
Alla concentrazione l’MSPE affianca infatti l’allenamento di altri facilitatori delle prestazioni come il lasciar andare e il rilassamento, di cui parleremo nei prossimi articoli.
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